Commands rapid guide

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Guida ai comandi

Di seguito una lista dei comandi piu' utilizzati in Linux. Per maggiori informazioni su ciascun comando, e sul sistema in genere, si consiglia di consultare le pagine man.

Alcuni comandi hanno un significato leggermente differente a seconda della shell adottata. Madeinlinux utilizza la tcsh come default. Un asterisco (*) segnala comandi che potrebbero avere un utilizzo diverso nelle altre shell, come bash o ksh.

Avvio e arresto del sistema

Operazioni su file e directory

Utenti e permessi

Archiviazione e compressione dei dati

Informazioni sul sistema

Stampa

Controllo dei processi

Operazioni sul sistema e i dischi

Comandi di rete

Esecuzione automatica dei comandi

Operazioni su file di testo

Indice dei comandi




Tasti speciali:


  • [TAB]

La barra di tabulazione e' utilizzata per completare i comandi. Per esempio invece di digitare il comando history per esteso sara' sufficiente digitare

his[TAB]

e la shell completera' il comando. Il completamento automatico e' comodo anche per spostarsi velocemente tra directory. Per esempio se volete spostarvi in /root bastera digitare

cd /r[TAB]

per ottenere il comando completo. Se il completamento non avviene al primo [TAB] il comando o file cercati potrebbero non esistere oppure potrebbe essercene piu' di uno che comincia con quella data sequenza di lettere. In questo caso un secondo [TAB] mostra le possibilita' di completamento automatico a disposizione. Per esempio digitando

l[TAB][TAB]

otterrete un lungo elenco di possibili completamenti.


  • [CTRL]Z

Interrompe temporaneamente il processo attivo. E' utile per portare un processo interattivo (eseguito in foreground) in modalita' non interattiva (in background), come nell'esempio che segue:

[root@localhost pippo]$ updatedb

(premere [CTRL]Z)

Suspended

[root@localhost pippo]$ bg

[1] updatedb &

[root@localhost pippo]$ jobs

[1] Running find / -name lillo

[root@localhost pippo]$

Dove il comando updatedb viene dapprima eseguito interattivamente e poi in modalita' non interattiva, come confermato dal comando jobs.


  • [CTRL]C

Termina il processo interattivo corrente.


Caratteri speciali:


  • @

Mostra un elenco delle variabili della shell. Nella forma

@ nome = espressione

assegna alla variabile nome il valore specificato da espressione.


  • !

Viene utilizzato per eseguire comandi presenti nella history dei comandi

!!

Esegue l'ultimo comando immesso.

!n

Esegue l'n-esimo comando presente nella history.


  • &

Al termine di un comando viene utilizzato per eseguire il comando in modalita' non interattiva (in background) lasciando libero il terminale per altre operazioni. E' utile per comandi dai quali ci si puo' aspettare un tempo di esecuzione lungo, come per esempio:

updatedb &


  • |

E' utilizzato per effettuare il pipe o "concatenamento" dei comandi, ossia collegare un comando ad un altro in modo che l'output generato dal primo venga utilizzato dal secondo. Per esempio nel comando che segue

ls | less

l'output del comando ls, che mostra l'elenco dei file nella directory corrente, viene filtrato attraverso il comando less, che permette di scorrerlo riga per riga.


  • >

E' utilizzato per effettuare il reindirizzamento dell'output dei comandi verso un file o un dispositivo, identificato nel filesystem come un file. Per esempio

ls > lista.txt

invia al file lista.txt l'output del comando ls. Se il file esiste il contenuto del file viene prima cancellato e sovrascritto col nuovo contenuto, mentre se il file non esiste viene creato. Per aggiungere, senza sovrascrivere, l'output di un comando ad un file esistente, utilizzate >> come nell'esempio seguente

ls /etc >> lista.txt




Elenco alfabetico:


  • adduser utente (stesso che useradd)

crea un nuovo utente. Per utilizzarlo occorrono i permessi dell'utente root.


  • alias

Mostra l'elenco degli alias assegnati. Nella seguente forma alias nome espressione

serve per creare un nuovo alias. Per esempio

alias ls ls -AF --color

sostituisce al tradizionale output del comando ls una sua versione piu' "user-friendly".


  • at time

at -f file time

Il comando serve per eseguire un comando ad un'ora specificata. Vi sono due modi principali di utilizzarlo. Tramite il reindirizzamento per esempio in questo modo:

ls | at 16:00

eseguira' il comando ls alle 4 del pomeriggio del giorno attuale.

Nel secondo modo si indica, di seguito al flag -f, il file contenente il comando da eseguire.


  • atq

Mostra la lista dei comandi che sono stati schedulati con ilcomando at.


  • atrm numero

Elimina uno dei comandi schedulati. Utilizzate atq per identificare il numero del comando da eliminare.


  • basename nome-completo suffisso

Mostra sullo schermo il nome del file compreso nel percorso completo, rimuovendo i nomi delle directory presenti nel percorso e l'eventuale suffisso specificato. Esempio:

basename /usr/bin/autorun

mostra sullo schermo autorun. E' il contrario del comando dirname.


  • bg numero

Porta il processo identificato dal numero in background, cioe' in modalita' non interattiva, in modo da restituire la console all'utente. Per identificare il numero del processo utilizzate il comando jobs.


  • bunzip2

Decomprime file compressi con il comando bzip2.


  • bzip2

Comprime il file utilizzando una codifica con un elevatissimo rapporto di compressione. I file cosi' creati hanno estensione bz2 e possono essere decompressi utilizzando bzip2 -d file oppure il comando bunzip2.


  • cal mese anno

Mostra sullo schermo un piccolo calendario del mese e anno specificati.


  • cat file

Mostra sullo schermo il contenuto del file specificato.


  • cd directory

Cambia la directory di lavoro corrente. Con

cd

la directory di lavoro corrente diventa la vostra home directory (per esempio se il vostro nome utente e' pippo la home directory sara' /home/pippo). Con

cd ..

la directory di lavoro corrente diventa quella di livello superiore a quella precedente; con

cd /

la directory di lavoro corrente diventa la directory radice, ossia la directory primaria. Per scoprire quale sia la directory di lavoro corrente utilizzate il comando pwd.


  • chgrp nome-gruppo nome-file

chgrp -R nome-gruppo nome-file

Cambia il gruppo di appartenenza del o dei file specificati, sostituendolo con il nome-gruppo indicato. Con l'opzione -R l'operazione avviene ricorsivamente modificando il gruppo di appartenenza delle sottodirectory e file a partire dal nome-file indicato. l'elenco dei gruppi e degli utenti che vi appartengono sono nel file /etc/group. Con

chgrp -reference=file-guida nome-file

il gruppo assegnato ai file specificati con nome-file sara' quello del file indicato con il nome file-guida.


  • chmod modo file

Modifica i permessi di accesso al file. Ci sono due modi principali di utilizzare questo comando. Utilizzando le chiavi simboliche per esempio come

chmod u+x file

si otterra' di rendere il file eseguibile (x) per il solo utente a cui il file appartiene. Con

chmod a+r file

si concedera' a tutti gli utenti (a) di leggere il file, e con

chmod o-w file

si escluderanno tutti tranne l'utente cui il file appartiene di scrivere sul file. Nel secondo modo, attraverso la codifica ottale, si utilizza una tripletta di numeri per selezionare i permessi. Con 1 indichiamo permessi di esecuzione, con 2 permessi di scrittura, e con 4 permessi di lettura. Se vogliamo combinare piu permessi sara necessario fare la somma dei valori: per esempio per associare permessi di lettura e scrittura contemporaneamente utilizzeremo 4+2=6.Inoltre si utilizza una codifica posizionale per attribuire i permessi all'utente che possiede il file, al gruppo di appartenenza dell'utente, o agli altri utenti. Per esempio la tripletta 644 concede permessi di lettura/scrittura all'utente che possiede il file, permessi di sola lettura ai membri del gruppo di appartenenza dell'utente, e permessi ancora di sola lettura agli altri utenti. Il comando viene cosi' espresso secondo la formula seguente

chmod xyz nome-file

dove xyz e' la tripletta che identifica i permessi che si vogliono attribuire al file.


  • chown utente file

Modifica il proprietario del file secondo il nuovo proprietario indicato con utente.


  • clear

Ripulisce lo schermo del terminale.


  • cmp file1 file2

Confronta due file, riportando tutte le differenze. Analogo al comando diff.


  • compress file

Comprime il file creando un file con estensione '.Z', utilizzando l'algoritmo Lempel-Ziv. Il file compresso raggiunge in media il 50%/60% del file originale. Per decomprimere i file con estensione '.Z' utilizzare il comando uncompress.


  • cp origine destinazione

Copia il file o i file indicati con origine nel percorso di destinazione. Si possono utilizzare caratteri jolly come l'asterisco * per indicare un qualsiasi gruppo di caratteri. Per esempio per copiare tutti i file di una directory in un'altra si puo' utilizzare:

cp /directory1/* /directory2/


  • cpio

Viene utilizzato per creare archivi di file, e per estrarre i file dagli archivi creati con questo comando o con il comando tar. Per esempio per archiviare in un file tutto il contenuto della directory di lavoro corrente utilizzate

ls | cpio -ov > directory.cpio

Se invece volete archiviare tutto il contenuto della directory corrente e delle sottodirectory, provate

find . -print -depth | cpio -ov > tree.cpio

Per estrarre nella directory corrente il contenuto dell'archivio precedentemente creato

cpio -iv < directory.cpio

'cpio' non crea automaticamente anche le sottodirectory archiviate, a differenza di tar, quindi per estrarre il contenuto di un archivio contenente un albero di directory occorrera' il comando

cpio -idv < tree.cpio


  • dd cbs=numero conv=tipo-conversione

Filtra un file (da standard input a standard output) effettuando una serie di conversioni su di esso. Per esempio per rimuovere gli "a capo" in un testo in cui le righe sono al massimo di 60 caratteri, utilizzare il comando:

cat filein | dd cbs=60 conv=block > fileout

Per effettuare la conversione opposta, ossia per inserire gli a capo in un testo in cui non siano presenti, per esempio ogni 60 caratteri, utilizzare

cat filein | dd cbs=60 conv=unblock > fileout

Per convertire le maiuscole di un testo in minuscole

cat filein | dd conv=lcase > fileout

Per effettuare l'operazione contraria utilizzare "ucase" al posto di "lcase" subito dopo conv.


  • date

Mostra la sata e l'ora correnti. Nella forma

date date

modifica la data e ora correnti. Data e ora vanno indicato secondo lo standard MMGGhhmmYY or MMGGhhmmYYYY, dove MMGG rappresentano le cifre del mese e del giorno, hhmm le ore e i minuti e YYYY l'anno, a due o quattro cifre (puo' anche essere omesso se si vuole l'anno corrente).


  • df

Mostra sullo schermo lo spazio rimasto sui dischi o le partizioni del vostro sistema.


  • diff file1 file2

Confronta il contenuto di due file.


  • dirname nome-completo

Mostra il nome-completo rimuovendo il nome incluso nel percorso (ossia lasciando solo il testo prima dell'ultimo /); se nel nome-completo non sono presenti /, mostra solo '.' che sta per la directory corrente.


  • dmesg

Mostra sullo schermo i messaggi relativi all'ultimo avvio del sistema effettuato.


  • du

du directory

Mostra l'occupazione su disco dalla directory corrente o in quella specificata, comprese le sottodirectory.


  • exit

Termina la shell corrente. Se la shell e' quella dalla quale e' stato effettuato il login, il comando effettua un logout riportando il terminale nella schermata di login iniziale.


  • expr espressione

Mostra sullo schermo il risultato risultante dell'espressione specificata. Espressioni valide sono per esempio le operazioni aritmetiche (somma, sottrazione, divisione, moltiplicazione), confronti numerici, ecc. Per esempio

expr 28 / 4

riporterà come risultato 7.


  • fdformat dispositivo

Formatta il dischetto inserito nello slot destinato ai floppy disk (indicato con /dev/fd0 o /dev/fd1 nella maggior parte dei casi). Il comando effettua una formattazione a basso livello. Successivamente si dovra' utilizzare il comando mkfs per creare un filesystem sul dischetto.


  • fdisk dispositivo

Permette di editare la tabella delle partizioni del vostro disco. (Utilizzare con cautela).


  • fg

fg job

Porta il lavoro corrente, o quello specificato da job, in modalità interattiva (foreground).


  • file file

Individua e mostra a schermo una descrizione del tipo di file specificato.


  • find percorso -name parola

Cerca nel percorso indicato e nelle sottodirectory tutti i file e le directory corrispondenti alla parola indicata.


  • finger utente

Mostra una descrizione dell'utente specificato.


  • free

Mostra l'ammontare della memoria di sistema libera.


  • ftp hostname

Apre una connessione al hostname specificato, permettendo il trasferimento di file mediante il protocollo FTP. Una volta iniziata la connessione, il comando FTP fornisce una serie di comandi interattivi per il trasferimento dei file. I comandi possono anche essere inclusi in un file di testo ed eseguiti in batch utilizzando il comando

ftp -s:nomefile

dove nomefile è il file di testo con i comandi da eseguire.


  • grep pattern files

Effettua una ricerca, all'interno dei file specificati, per il testo corrispondente al pattern indicato. La ricerca e' generalmente "case-sensitive", a meno di non specificare l'opzione -i. Nell'esempio seguente, viene effettuata una ricerca in tutti i file della directory corrente, per la stringa di testo "esempio", senza far differenza tra maiuscole e minuscole:

grep -i esempio *

Utilizzando l'opzione -n come nell'esempio seguente:

grep -n esempio *

prima di ogni elemento trovato viene indicato il nome del file e il numero di riga. Per cercare stringhe che non contengano il pattern si utilizza l'opzione -v, come nell'esempio:

grep -v esempio file


  • gunzip file

Decomprime file compressi utilizzando gzip.


  • gzip file

Comprime i file creando file con estensione '.gz'. E' il piu' comune programma di compressione dei file su piattaforma Linux. Per decomprimere i file utilizzare il comando

gzip -d file

oppure il comando gunzip. I file compressi utilizzando questo programma sono generalmente supportati anche dai piu' comuni programmi di compressione esistenti in ambiente Windows.


  • halt

Arresta il sistema notificando tutti gli utenti collegati.


Mostra sullo schermo le prime 10 righe del file specificato. Nella seguente forma

head -n numero file

mostra un numero di righe pari al numero specificato all'inizio del file.


  • history

Elenca i comandi presenti nella "command history" dell'utente. Nella forma

history n

elenca gli ultimi n comandi immessi. Nella forma

history -r

i comandi vengono elencati in ordine inverso, dal piu' recente al piu' vecchio, e con

history -c

la "command history" viene azzerata. Si noti che alcune di queste opzioni non sono disponibili se si sta eseguendo bash al posto di tcsh come shell.


  • hostname

hostname name

Mostra o imposta il nome del computer host, o del sistema sul quale state lavorando.


  • info

Lancia il sistema GNU Texinfo, che mostra una serie di informazioni sui comandi e le operazioni disponibili in modalita' ipertestuale. Le informazioni sui comandi sono in qualche caso piu' facilmente consultabili di quelle presenti nelle pagine man.


  • init run_level

Modifica il livello di avvio (run level) del sistema. Per utilizzarlo occorrono i permessi dell'utente root.


  • insmod modulo

Carica nel kernel il modulo specificato. Per utilizzarlo occorrono i permessi dell'utente root.


Riporta statistiche sulla CPU, dispositivi e partizioni.


  • jobs

Mostra i lavori in esecuzione in modalita' non interattiva (bacgkround).


  • ispell file

Controlla lo spelling del contenuto del file specificato.


  • kill process_ids

Termina il processo specificato con id_processo. Alternativamente invia uno specifico segnale di terminazione, rappresentato da un numero o da un nome secondo l'esempio seguente:

kill -segnale id_processo

Per ottenere una lista dei segnali disponibili utilizzare il comando

kill -l


  • killallprogramma

killall -segnale programma

Termina oppure invia il segnale specificato a tutti i processi relativi al programma specificato.


  • less file

Consente la visualizzazione a schermo di file che occupano piu' di una pagina di schermo. Il comando less permette di navigare il file avanti e indietro spostando il cursore all'interno del testo. Una volta all'interno del testo per trovare una determinata parola digitate /parola e poi invio, e la parola verra' evidenziata in tutto il testo. Per terminare il programma si utilizza il tasto q.


  • ln base link

Crea un collegamento fisico (hard link) associando al file o alla directory indicata da base il link specificato. I collegamenti fisici mantengono tutte le proprietà del file o directory associati. Per creare un link simbolico (soft link) si utilizza

ln -s base link

I collegamenti simbolici sono solo dei puntatori al file o alla directory specificata, dei quali non condividono attributi e proprietà.


  • locate pattern

Trova il file specificato con pattern all'interno di un database contenente la localizzazione di tutti i file e le directory presenti sul sistema. Il database deve essere aggiornato periodicamente, utilizzando il comando updatedb, per garantire l'affidabilità dei risultati. Rispetto a find il comando locate ha però delle prestazioni migliori poiché invece di effettuare una ricerca in tutte le directory del sistema, effettua una ricerca in un database indicizzato.


  • lpq

Mostra i file presenti nella coda di stampa.


  • lpr file

Stampa il file specificato.


  • lprm job

Annulla dalla coda di stampa il lavoro specificato da job. Per individuare quali lavori siano presenti nella coda di stampa utilizzate il comando lpq.


  • ls

ls directory

Elenca i file presenti nella directory corrente o nelle directory specificate. Nel seguente modo

ls -a directory

elenca sia i file nascosti che quelli visibili. Utilizzando il comando nella forma seguente, invece,

ls -l directory

si ottiene un elenco dettagliato dei file e dei loro attributi, come i permessi, le dimensioni, il proprietario ed il gruppo di appartenenza. Con

ls -lR directory

mostra l'elenco nella directory indicata e in tutte le sottodirectory ricorsivamente. Nella seguente forma

ls --color

i file vengono distinti attribuendo un colore differente ad ogni tipo di file. La shell usata in Madeinlinux, tcsh, utilizza anche la seguente versione del comando ls:


  • ls-F directory

Il comando elenca i file nella directory specificata, identificando ciascun tipo coll'aggiunta di un carattere speciale alla fine del nome, secondo il seguente schema:

/ Directory

* Eseguibile

% Dispositivo a caratteri

| Named pipe (per i sistemi che utilizzano le named pipes)

= Socket (per i sistemi che identificano i sockets)




@ Collegamenti simbolici


  • man nome

Mostra la pagina man relativa al comando specificato con nome.


  • mkdir directory

Crea la directory specificata a partire dalla directory corrente. Se la directory e' espressa come parte finale di un percorso, come test nell'esempio seguente

mkdir -p /home/utente/prova/temp

L'opzione -p crea anche le altre directory comprese nel percorso, nel caso non esistano gia'.


  • mkfs -t tipo-filesystem dispositivo

Crea un filesystem del tipo specificato con tipo-filesystem (p.es. ext2 per il filesystem di Linux o vfat per il filesystem Windows) sul dispositivo specificato (occorrono i permessi dell'utente root).


  • more file

Consente la visualizzazione a schermo di file che occupano piu' di una pagina di schermo. Il comando more fornisce numerose opzioni per navigare un file. Con la barra di spazio si avanza di una pagina nel testo, con b si torna alla pagina precedente, e con q si termina il programma.


  • mount

Mostra l'elenco dei dischi e dispositivi montati sul filesystem (ossia quelli ai quali il sistema può accedere) con il relativo mount-point (punto di montaggio), ossia la directory dalla quale è possibile navigare il contenuto del dispositivo in questione. Nella forma seguente

mount dispositivo directory

il comando cerca di montare il dispositivo specificato nel punto indicato con directory. Le informazioni sul tipo di filesystem e sul tipo di montaggio (read-only, ecc.) sono prese dal file di configurazione /etc/fstab. Se il file di configurazione non contiene le informazioni necessarie per montare il dispositivo, occorrerà utilizzare il comando nella sua forma più completa, ossia

mount -o opzioni -t tipo dispositivo directory

Per esempio per montare un dispositivo CD-ROM, in mancanza di informazioni nel file di configurazione si può utilizzare il comando

mount -o ro -t iso9660 /dev/cdrom /mnt/cdrom

oppure per montare un floppy creato con Windows

mount -o rw -t vfat /dev/fd0 /mnt/floppy

In generale occorrono i permessi dell'utente root per montare i dispositivi. Prima di espellere dispositivi come CD-ROM e floppy occorrerà ricordarsi anche di smontare i relativi filesystem col comando umount.


Riporta statistiche relative alle CPU.


  • mv file percorso-destinazione

Sposta il file specificato nella directory indicata con percorso-destinazione.


  • newgroup gruppo

Crea un nuovo gruppo.


  • nohup comando

Esegue il comando in modo che non venga terminato se il processo dal quale e' stato chiamato termina. Per esempio se da una finestra di terminale esguite il comando

nohup updatedb

potete anche chiudere il terminale, senza interrompere il comando di aggiornamento del database.


  • passwd

passwd utente

Modifica la password dell'utente corrente o di quello specificato con utente (se si possiedono i permessi dell'utente root).


  • ping host

Viene utilizzato per verificare che esiste una connessione TCP/IP al computer specificato con host.


  • pr files

Formatta il file specificato inserendo interruzioni di pagina ed altri caratteri di controllo. Per una lista completa delle opzioni consultare la pagina man relativa.


  • ps

Mostra la lista dei processi associati all'utente collegato. Nella forma seguente

ps -Aux

mostra una descrizione di ciascun processo.


  • pwd

Mostra il percorso della directory di lavoro corrente.


  • reboot

Riavvia il sistema (sono necessari i permessi dell'utente root).


  • rm file

rm percorso

Rimuove il file specificato o i file presenti nel percorso specificato. Il comando chiede conferma prima di eliminare i file. Se si desidera evitare il messaggio di conferma utilizzate

rm -f file

Per eliminare i file nel percorso indicato e in tutte le sottodirectory ricorsivamente utilizzate

rm -rf percorso

Poiché non è possibile recuperare i file dopo che sono stati eliminati, occorre usare questa opzione con particolare attenzione, in modo particolare se si usano i permessi dell'utente root. In questo caso, infatti, il sistema non potrà evitare che si eliminino anche tutti i file nascosti o file di configurazione importanti.


  • rmdir -p percorso

Rimuove le directory vuote nel percorso indicato.


Raccoglie, riporta, o salva le informazioni sulle attività di sistema.


  • sleep secondi

Sospende l'interprete dei comandi per il numero specificato di secondi.


  • sort file

Consente l'ordinamento del file specificato.


  • split file

Suddivide il file specificato in più file.


  • su

Modifica l'utente corrente nell'utente root. Il comando richiede la password dell'utente root. Nella forma seguente

su utente

modifica l'utente corrente nell'utente specificato con utente. In questo caso occorrerà avere i permessi dell'utente root.


  • sync

Scrive tutti i dati registrati temporaneamente in memoria su disco. Il kernel conserva una copia di alcuni dati in memoria per evitare eccessive operazioni di scrittura/lettura su disco che sono generalmente lente. I dati vengono poi salvati quando il sistema non e' sovraccarico. Questo migliora le performance del sistema, ma puo' pero' causare perdita di dati o il danneggiamento del file system nel caso di un crash del sistema. In pratica sync puo' essere utilizzato prima di effettuare operazioni pericolose per la stabilita' del sistema.


  • tail file

Mostra le 10 righe finali del file specificato. Nella seguente forma

tail -n numero file

mostra un numero di righe finali pari al numero specificato.


  • talk utente@host

Un piccolo programma per chattare coll'utente indicato sull'host specificato.


  • tar

Il comando e' utilizzato per creare archivi ed estrarre file dagli archivi con estensione ".tar". Nel seguente modo viene utilizzato per creare un archivio, non compresso, ossia un file che contenga tutti i file specificati, con i medesimi attributi originali:

tar cvf nome-tar file

Per esempio il seguente comando archivia tutti i file contenuti nella directory "home" in un file dal nome home.tar:

tar cvf home.tar /home/

Se si desidera creare un archivio compresso utilizzare il comando nella seguente forma:

tar zcvf nome-tar file

Per esempio per archiviare e comprimere tutti i file contenuti nella vostra "home":

tar zcvf home.tar.gz /home/

Solitamente per l'estensione dell'archivio compresso si usa ".tar.gz", ma anche ".tgz" viene spesso usato. Se si desidera utilizzare un'altra estensione ci si ricordi di utilizzare l'opzione "-S" quando si utilizzera' gunzip per decomprimere l'archivio.

Per estrarre il contenuto di un archivio, non compresso, utilizzate il comando con le opzioni "xvf"

tar xvfnome-tar

Aggiungendo anche "z" si possono invece estrarre i file dagli archivi compressi:

tar zxvf nome-tar-gz


  • telnet host

Permette di effettuare un login su di un'altra macchina, specificata con host.


  • touch nome-file

Permette di modifcare la data e l'ora di creazione di un file. Se il file non esiste, ne viene creato uno vuoto, con l'ora e la data corrente.


  • top

Mostra i processi attivi del sistema. Lo schermo viene aggiornato ogni pochi secondi fino a quando non si preme "q".


  • traceroute host

Mostra il percorso di rete utilizzato per raggiungere l'host specificato.


  • umount dispositivo

Smonta il filesystem specificato. E' necessario smontare, per esempio, quei dispositivi rimuovibili come CD e floppy, prima di estrarre il dispositico dal drive. Generalmente richiede che l'utente che lo esegue abbia gli stessi permessi dell'utente root.


  • uncompress file

Utilizzato per decomprimere file creati con il comando |compress.


  • unzip file

Decomprime i file con estensione '.zip' creati con programmi come zip (su Linux) o Winzip (in Windows).


  • updatedb

Aggiorna il database utilizzato dal comando locate per trovare file o directory sul sistema in alternativa a find.


  • uptime

Mostra a schermo il tempo di uptime del sistema, ossia da quanto tempo il sistema e' stato avviato dall'ultimo riavvio.


  • useradd nome-utente

Crea un nuovo utente. Per utilizzarlo occorrono i permessi dell'utente root.


Riporta statistiche sulla memoria virtuale e processi in attesa.


  • w

Mostra sullo schermo l'elenco degli utenti collegati e un sommario dell'attivita' di ciascuno.


  • wall

Mostra un messaggio sul terminale di tutti gli utenti, tranne quelli che hanno disabilitato la ricezione dei messaggi. Premere Ctrl-D per terminare il messaggio.


  • wc file

Mostra sullo schermo il numero di righe, parole e caratteri (in quest'ordine) contenuti nel file indicato.


  • whatis comando

Mostra una descrizione breve del comando specificato. Le informazioni risiedono in un database creato utilizzando il comando makewhatis.


  • whereis comando

Localizza la directory, il sorgente e la pagina del manuale di un comando.


  • which comando

Mostra il percorso di un comando. Es. which ls darà come risultato /bin/ls.


  • who

Mostra gli utenti collegati al sistema.


  • whoami

Indica l'id dell'utente.


zip file

Comprime il file specificato creando un file con estensione '.zip'. I file di questo tipo sono ben supportati anche in altri sistemi operativi, e possono essere decompressi utilizzando il comando unzip.